Il Comune di Torino ha promosso il progetto "Quante donne puoi diventare", con l' obiettivo di sensibilizzare gli adulti sulla trasmissione degli stereotipi di genere attraverso le immagini e le illustrazioni nei libri per bambini.
La prassi, nata in Francia, è volta ad analizzare gli albi illustrati in quanto veicolo principale dei modelli sessuati socialmente accettati (da chi?), ed insegnare agli adulti (insegnanti, bibliotecari e genitori) a decodificare le immagini simboliche della famiglia e della società proposte.
E' a scuola che bambine e bambini imparano a socializzare: giocando, osservando, leggendo.
Gli albi illustrati sono la prima forma di letteratura infantile e costituiscono un materiale pedagogico essenziale nelle scuole materne, elementari e nelle biblioteche. I libri per l’infanzia, attraverso le immagini che rappresentano donne e uomini al lavoro, nella vita domestica, nelle relazioni trasmettono modelli comportamentali.
Sono le immagini (quelle destinate ai bambini, ma il discorso si estende anche a quelle trasmesse ad un pubblico adulto come pubbicità, film, trasmissioni televisive), costruite e affinate nel tempo, a costituire una sorta di lessico muto che, a fianco o in assenza di testo, caratterizzano in maniera sessista i ruoli degli uomini e delle donne nella società e soprattutto nella famiglia.
L' onnipresenza delle immagini ne fa veicolo principale di modelli sessuati socialmente accettati, assunti, assorbiti.
Nonostante i progetti di sensibilizzazione, negli albi illustrati si rileva tutt' ora la mancanza di modelli nei quali le bambine possano identificarsi, poiché quanto la cultura valorizza (l’arte, la scienza, la tecnica, il potere economico e politico) è presentato con tratti maschili e implicitamente riservato agli uomini.
Il portale dedicato a questo progetto ospita anche una "Guida alla decifrazione degli stereotipi di genere negli albi illustrati", che fa una panoramica sull'evoluzione delle immagini destinate ai/alle bambini/e negli ultimi 100 anni, mira a fornire agli adulti (autori, editori, insegnanti, bibliotecari, genitori) degli strumenti per cogliere negli albi per ragazzi/e attualmente in commercio la presenza di stereotipi sessisti e di comprenderne il significato.
Le immagini veicolano un ampio e articolato modello culturale che i bambini assorbono dall'ambiente prima ancora di avere imparato a leggere. I modelli culturali trasmessi dalle immagini, come sappiam, costituiscono modelli culturali di riferimento molto più efficaci delle parole.
Il nome del progetto "Quante donne puoi diventare" sta ad indicare il fatto che i modelli culturali influenzano ambiti della nostra personalità che spesso erroneamente crediamo indipendenti dalle nostre scelte di vita e invece sono talmente radicati che spesso è difficile, anche per noi, capire se le nostre scelte sono dovute al senso del dovere e le nostre rinunce ai sensi di colpa, oppure se si tratta di decisioni prese in piena coscienza. Coscienza di tutte le donne che possiamo e vogliamo diventare.
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