mercoledì 16 ottobre 2013

Guardando Striscia e la rappresentazione della donna in Tv




Quella che per Antonio Ricci doveva essere una rivoluzione (e che noi non condividevamo) era l’ennesimo tentativo di far tacere chi lo ha accusato per anni di fomentare gli stereotipi di genere legati al ruolo della velina.
Quella “parità al ribasso” nata dalla scelta di sostituire le veline con due velini è andata in onda per 20 serate, seguita da un burrascoso calo degli ascolti, sintomo da una parte del mancato gradimento dei ruoli di genere invertiti (infatti causarono polemiche già prima dell’ingresso dei due giovani) e dall’altra del mancato funzionamento di quell’esperimento che doveva essere una provocazione verso chi polemizzava sull’uso della donna come oggetto.
La parità al ribasso non ha funzionato per molti motivi che vanno dal maschilismo dei telespettatori che hanno risposto con il cambio di canale ( gli uomini sono padroni del telecomando, secondo una ricerca*) e il mancato gradimento da parte delle donne della soluzione di porre fine alle polemiche proponendo velini maschi anziché, come sarebbe successo in un altro Paese, cogliere le critiche costruire un dibattito positivo e per porre un rinnovamento del ruolo femminile in televisione.
Ma evidentemente a noi non è bastato una Hunziker  tornata a pochi giorni al parto e nemmeno i velini per gridare alla rivoluzione.
Ieri si è tornato al classico format con due nuove veline inedite che scendono le scale e si accosciano al bancone affianco ai conduttori, la coppia Hunziker e Chiambretti. Nonostante Miss Italia 2013 non è andato in onda sulla Rai. Così si svela l’intenzione di voler continuare sulla sua linea lasciando inascoltate le richieste di tante associazioni femminili sul miglioramento del ruolo femminile in Tv. Anni e anni di provocazioni, sopratutto verso la Rai da cui poi provengono molte ex-veline, come le ultime entrambe ex concorrenti di Miss Italia.

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