martedì 8 novembre 2011

legge 194, Gender Gap Report, sessismi quotidiani... dove eravamo rimaste?

Chiedo venia: per motivi di tempo e organizzazione l´aggiornamento del blog é stato un po`trascurato.

Ecco dunque qualche news, che meriterebbe indubbiamente di essere approfondita e che (lavoro, studio, problemi con la caldaia, biancheria da stirare, varie ed eventuali permettendo) mi riprometto di trattare in modo piú ampio in futuro.
- 194 a rischio "estinzione"
- Gender Gap report: Italia 74° su 135 Paesi
- Sessismi Quotidiani
- Angelus in topless: Blitz di Femen a Cittá del Vaticano

194 a rischio "estinzione"
L´allarme è stato lanciato qualche settimana fa dalla Laiga (Libera Associazione Italiana Ginecologi per l'applicazione della legge 194/78.).
La percentuale di ginecologi che scelgono l´obiezione di coscienza sarebbe del 70,7% e potrebbe aumentare nel giro di 5 anni, rendendo impraticabile l´interruzione volontaria di gravidanza.

I motivi che spingono i medici all´obiezione: vessazioni costanti, emarginazione, penalizzazioni nella carriera, esclusione dai parti, turni estenuanti di lavoro. Traduzione: la coscienza non c´entra nulla, si tratta di paura delle conseguenze e opportunitá.


Nel frattempo, il solito Giuliano Ferrara ha rilanciato la consueta campagna contro l´IVG dal quotidiano Il Foglio e Radio Londra che, ricordiamo, é un programma che viene trasmesso, tutti i giorni, da una rete pubblica e nazionale

Per amor del pluralismo, ecco uno dei pochi articoli usciti a riguardo
Legge 194, la minaccia delle troppe obiezioni, di Silvia Ballestra, L´Unitá, 22/10/2011
La denuncia di qualche mese fa di Cecilia Taranto, segretaria nazionale FPCGI.

E poi un accenno personale: quando inizieremo ad affrontare la vergogna ed il senso di colpa atavici che accompagnano ogni pensiero riguardo a questo tema? Quando inizieremo a rapportarci alle sue radici? Al fatto che, volenti o nolenti, l il cristianesimo ha avuto un peso non indifferente nella formazione della nostra cultura e dei nostri pensieri? Ma anche nella libera gestione del nostro corpo. Preservare la vita, il corpo, che non ci appartiene poiché è di Dio e, secolarizzando, qualcuno vorrebbe che oggi appartenesse al Parlamento, alla Comunitá. Chi decide per me? Il Parlamento? Un medico? Il mio corpo? La mia cultura?

Concludo con un pensiero di Italo Calvino, datato 1975, a me molto caro.


Gender Gap Report: l´Italia é 74° su 135 Paesi.
Niente male, vero? Ghana (70°), Bangladesh (69°) e Perú (73°) hanno fatto meglio di noi!
La relazione annuale sul divario nelle pari opportunitá tra uomini e donne, stilata dal World Economic Forum (gente seria, mica veterofemministe arrabbiate!) consolida la posizione a livello mondiale conquistata nel 2010.

Islanda, davanti a Norvegia, Finlandia, Svezia, Irlanda e Nuova Zelanda si aggiudicano le prime posizioni in classifica. Le nostre vicine Germania, Spagna e Regno Unito si posizionano, assieme agli Stati Uniti, tra le prime venti. Ma veniamo a noi, che possiamo rivendicare con orgoglio di esser poco avanti all´Arabia Saudita, che quest´anno ha concesso il diritto di voto alle donne!

In Italia, il divario nelle pari opportunitá e partecipazione alla vita economica e politica é particolarmente elevato (un bel 90° posto) . Non e’ brillante la situazione sotto il profilo della salute (75sima posizione), mentre sono migliori gli esiti per i risultati nell’istruzione (48esimo posto).

Per chi volesse approfondire (o farsi del male) ecco qui tutto il rapporto.
Il commento di Italiansinfuga ed un approfondimento con dei punti di vista interessanti.

Sessismi quotidiani: Alla Rampino non la spoglierebbe nessuno
Capito? Lo ha dichiarato il deputato pdl Guido Crosetto (sí, proprio lo stesso tacciato, ieri, di aver dato della testa di c**o al nostro Premier) che il 4 novembre si confrontava con la giornalista de La Stampa alla trasmissione Omnibus.

Un contradditorio, passatemi il termine, coi controca**i, degno di un parlamentare avvezzo al dialogo, all´incontro di pensieri, al confronto. Una risposta degna del contradditorio tra un politico ed una giornalista. 

Ma veniamo al fatto.
Si parlava, come di consueto, di S.B. (e se intuite l´acronimo, capirete perché é necessario parlarne il meno possibile) . Antonella Rampino era dell´idea che dovrebbe dimettersi per far posto ad un governo tecnico che sia in grado di affrontare la crisi economica .
Il Senatore Crosetto, rispondeva come facevamo durante le liti alle medie: in modo provocatorio e senza argomenti validi, iniziando ad attaccare la giornalista ed invitandola a presentarsi alle elezioni.
La Rampino rispondeva, in modo poco elegante e contestuale  (a parer mio), che il pdl candida solo spogliarelliste.
Al che il Senatore Crosetto risponde, rilanciando con piglio deciso, l´inconfondibile pensiero del suo leader "A lei non la spoglierebbe nessuno".

Ed ecco il link al video in cui la Rampino, (a parer mio, sottovalutando la portata della sua dichiarazione, sessista e accusatoria anch´essa)  dichiara di lasciare la trasmissione per essere stata pesantemente insultata.

Angelus in topless: blitz di Femen a Cittá del Vaticano
La foto di questo post é di domenica. Un gruppo di cinque attiviste ucraine affiliate al movimento Femen, ha puntato dritto dritto al cuore della Chiesa, per un blitz durante l´Angelus.
La Polizia le ha bloccate e solo una di loro é riuscita nell´intento di denudarsi, finendo in Commissariato con una denuncia per atti contrari alla pubblica decenza.
Ecco il link alla notizia
Ed ecco Femen

Per ora è tutto.
Stefania Gatta

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