Nell'immaginario collettivo e comune il lavoro è quello retribuito, in cui c'è uno scambio tra attività svolta, professionalità utilizzata e salario. E' questo il lavoro che appare sulla scena pubblica, che si esamina e si studia. Ed è quello le cui modalità di svolgimento sono incardinate sul modello maschile.
Da anni l'Italia cresce poco o nulla, cresce poco dal punto di vista economico e cresce ancora meno sul piano demografico. Tra tutto quello che andrebbe fatto per rimettere in moto il paese esiste una risorsa importante, di cui si parla poco: il lavoro femminile. Nell'ultimo decennio l'incremento dell'occupazione femminile negli altri paesi sviluppati ha contribuito alla crescita globale più dell'intera economia cinese. La più grande occasione per il nostro futuro è semplice e sorprendente: fare largo alle donne.Che la crescita economica di un paese sia legata alla partecipazione femminile e alla vita economica e lavorativa è una teoria che negli anni ha suscitato interesse e rispetto fra ricercatori, economi, politici e studiosi di ogni continente. Si chiama Womenomics : la elabora nel 1999 Kathy Matsuy, analista della Goldman Sachs.
Un'efficace sintesi della teoria WOMENOMICS si trova in un poster al seguente link:
http://www.womenology.it/womenomics-linfografica-di-alfemminile/
SNOQ/EIZ
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