martedì 2 dicembre 2014

COSE DA UOMINI

perchè la lotta contro la violenza di genere non è solo cosa da donne




PROGETTO


Il progetto FIVE MEN, finanziato dalla Commissione Europea attraverso il programma PROGRESS e dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio, è stato ideato con l'obiettivo generale di promuovere e diffondere un messaggio chiaro sulla tolleranza zero per tutte le forme di violenza contro donne e ragazze.
L'obiettivo principale è quello di abbandonare rappresentazioni di donne come vittime deboli maltrattate, e mostrare l'altra faccia del problema: il comportamento sbagliato di uomini.

FIVEMEN


Il progetto FIVE MEN, finanziato dalla Commissione Europea attraverso il programma PROGRESS e dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio, è stato ideato con l'obiettivo generale di promuovere e diffondere un messaggio chiaro sulla tolleranza zero per tutte le forme di violenza contro donne e ragazze.
L'obiettivo principale è quello di abbandonare rappresentazioni di donne come vittime deboli maltrattate, e mostrare l'altra faccia del problema: il comportamento sbagliato di uomini. Il progetto si propone quindi di creare consapevolezza sul tema, coinvolgendo positivamente uomini e ragazzi e mettendoli in prima linea in questa lotta come attori del cambiamento.
Il nuovo messaggio che il governo italiano vuole diffondere è che gli uomini devono respingere la violenza contro le donne e diventare attori essi stessi nella lotta a questo fenomeno in preoccupante aumento. Al fine di raggiungere l’obiettivo generale, il progetto, la cui durata è di 2 anni, è stato suddiviso in sei work-packages (WP):

WP1: MANAGEMENT

WP2: MONITORAGGIO E VALUTAZIONE

WP3: PIANO DI PUBBLICA COMUNICAZIONE

WP4: ELABORAZIONE CONTENUTI DELLA WEB-SERIE “COSE DA UOMINI” E DEL SITO WEB

WP5: SVILUPPO E DIFFUSIONE DI UN KIT DI STRUMENTI PER LE SCUOLE

WP6: DISSEMINAZIONE DEL PROGETTO SUL TERRITORIO

Il Dipartimento per le Pari opportunità (DPO) curerà il management amministrativo/finanziario e il piano della comunicazione, mentre l’istituto per la Ricerca Sociale (IRS) sarà responsabile della definizione e implementazione del sistema di indicatori per il monitoraggio e la valutazione, insieme alla rendicontazione trimestrale.
Il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri supporterà le attività di diffusione dei risultati del progetto a livello territoriale.
L’Associazione Maschile Plurale sarà responsabile dell'organizzazione di un “Camp Comunicazione” di una giornata sul tema della sensibilizzazione sulla violenza contro le donne in 20 scuole pilota italiane preselezionate dal DPO.
L’associazione Donne in Rete contro la violenza (DIRE), infine, sarà responsabile dell’organizzazione di un “Infoday sulla violenza contro le donne: il ruolo degli uomini”, da organizzare in 20 città pilota italiane dove verranno coinvolti stakeholder locali quali ONG, associazioni, cooperative, consultori, centri anti violenza per uomini maltrattanti e operatori sanitari in generale.

È la storia di cinque amici che giocano a calcetto insieme, e stanno partecipando a un torneo. All’inizio le cose vanno bene: sono affiatati, segnano, si divertono.
Ma i problemi che ognuno di loro ha nella vita privata s’insinuano sul campo:Massimo, preso dalla gelosia per la sua ragazza, comincia ad assentarsi sempre più spesso, lasciando i compagni in minoranza; Nicola, frustrato dalla disoccupazione e dal senso d’inferiorità verso la compagna, non accetta il cambio di ruoli dovuto all’assenza di Massimo e gioca sempre peggio; Riccardo, a sua volta, non riesce a sintonizzarsi con il sostituto di Massimo, Stefano, perché è il figlio di Paolo e lui, che è appena diventato papà, di figli non ne vuole proprio sapere; persino Paolo, il più “anziano” e saggio del gruppo, finisce per sfogare sul campo la rabbia dovuta alla separazione con sua moglie e litiga con tutti.
Quando il torneo arriva alla fine, i nostri sono messi davvero male. Ma la partita più importante, contro se stessi e la propria parte peggiore, non è detto che la debbano perdere.

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