mercoledì 19 ottobre 2011
Bankitalia: “le donne ai vertici sono portatrici di governance migliori”
Roma, 18 ott – ”Le donne ai vertici sono portatrici di governance migliori e di comportamenti meno rischiosi. I vantaggi che le banche e le imprese ne trarrebbero sono evidenti. Come imprenditrici talvolta hanno problemi di accesso al credito, anche se le loro imprese non hanno una performance diversa dalle altre e mostrano una qualita’ del credito migliore”. Il direttore generale della Banca d’Italia Fabrizio Saccomanni si sofferma sul ruolo delle donne e il loro maggior coinvolgimento ai vertici delle aziende nel corso di un convegno in Banca d’Italia in occasione della presentazione del Rapporto della Banca mondiale. Nella sala delle ‘considerazioni finali’, Saccomanni spiega che siamo di fronte ad una ”arretratezza italiana: come mostra il Rapporto della Banca d’Italia – dice – vi sono divari che non si riducono necessariamente con la crescita”. Al suo fianco la ministra delle Pari opportunita’ Mara Carfagna. Proprio in questa prospettiva, di rimozione dell’arretratezza, Saccomanni spiega che la situazione nella Banca d’Italia mostra come ad una crescita della componente femminile del personale dal 27% a fine ’99 al 35% di oggi e’ corrisposto un aumento della presenza nelle posizioni dirigenziali piu’ lenta per quelle di vertice, la percentuale di donne nel primo grado della dirigenza (quello di condirettore) e’ salita dal 20% nel 2006 a poco piu’ del 25% nel 2011. Quella nelle posizioni superiori dal 16% al 18% dello stesso periodo. In Bankitalia ”anche se molto e’ stato fatto” – ha osservato Saccomanni – ”sul fronte della flessibilita’ dell’orario e della disponibilita’ di strumenti di conciliazione come gli asili nido, siamo consapevoli che c’e’ ancora da lavorare su vari fronti, soprattutto nell’organizzazione del lavoro”.
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