giovedì 23 febbraio 2017

SAVE THE DATE "Oltre le scollature" - Primo Convegno Musei delle Donne Nazionali ed Euregio - 17 marzo 2017 - Borgo Valsugana - TN

E' con grande piacere che Vi invitiamo al "Primo Convegno Musei delle Donne Nazionali ed Euregio", che si terrà 

Venerdì 17 marzo presso l'Auditorium polo scolastico di Borgo Valsugana in provincia di Trento.

Il convegno è promosso dal Museo "Soggetto Montagna Donna - Casa Andriollo" di Olle ed è organizzato in collaborazione con Se Non Ora Quando - Es Ist Zeit Alto Adige Südtirol, il Museo delle Donne di Merano e la International Association Women's Museums, la Rete Internazionale dei Musei delle Donne.

L'obiettivo è quello di indagare il mondo femminile del terzo millennio, nella giornata di venerdì 17 marzo, attraverso brevi relazioni che vedranno impegnate relatrici di spicco, del mondo della statistica come Annalisa Cicerchia, Prima Ricercatrice ISTAT che ci guiderà attraverso 90 anni di storia italiana con 4 donne: Maria, Anna, Francesca e Giulia, del mondo della cultura, come  Cristina Da Milano Presidente di Eccom, che ci porterà a riflettere su donne, cultura ed Europa. Humera Hameed mediatrice culturale e attiva in nell'associazionismo delle donne pakistane, ci parlerà della forza delle donne e Sabrina Baral collaboratrice del Museo delle Donne Valdesi ci condurrà nel tema del riconoscimento e della riconoscenza, solo per citarne alcune.

Laura Onofri di SNOQ Torino racconterà il progetto "Potere alla Parola", mentre la nostra Presidente Nadia Mazzardis rifletterà su consapevolezza e nuove generazioni, partendo da un'analisi dei progetti di educazione alle differenze, che portiamo nelle Scuole Superiori in collaborazione con Sissi Prader Direttrice del Museo delle Donne di Merano.

Sissi Prader insieme a Rosanna Cavallini Direttrice del Museo di Olle Soggetto Montagna Donna e a Astrid Schönweger coordinatrice della Rete Internazionale dei Musei delle Donne, spetterà l'apertura dei lavori, mentre la giornata si concluderà con gli interventi di Lorella Zanardo e Maria Concetta Mattei, che svolgerà il ruolo di madrina del Museo di Olle.

Il 18 marzo sarà invece riservato ad un workshop che vedrà impegnate le donne dei Musei, delle iniziative museali e delle associazioni femminili interessate, in confronti e analisi sulle opportunità offerte dal lavoro in rete, per migliorare la visibilità e l'interazione dei musei con il proprio territorio e con altre realtà.

Nella speranza di averVi con noi, vi comunichiamo di seguito i link per iscriverVi e alleghiamo il programma del convegno.

Per la partecipazione al convegno venerdì 17 marzo https://goo.gl/mlPHIg
Per la partecipazione al workshop  sabato 18 marzo  https://goo.gl/DgYWPu

A presto
Se Non Ora Quando - Es Ist Zeit - Alto Adige Südtirol
La Presidente - Nadia Mazzardis





L’intera iniziativa è sostenuta dall'Assessorato alle Pari Opportunità della Provincia autonoma di Trento, dal Comune di Borgo Valsugana, dalla Comunità Valsugana e Tesino, dalla Fondazione Caritro, dal B.I.M. Brenta, dalla Cassa Rurale Valsugana e Tesino. Enti patrocinanti la Regione Euregio, la Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol, la Presidenza del Consiglio della Provincia Autonoma di Trento, il Comune di Trento e la Commissione provinciale Pari Opportunità tra donna e uomo della Provincia autonoma di Trento. Sponsor tecnici del convegno Sant’Orsola Società Cooperativa Agricola e l’Istituto accademico ISIT per Interpreti e traduttori Trento.


martedì 31 gennaio 2017

ANCHE A BOLZANO INSIEME PER ONE BILLION RISING! AUCH IN BOZEN MITEINANDER FÜR ONE BILLION RISING!

ANCHE A BOLZANO INSIEME PER ONE BILLION RISING!


Non c’è rivoluzione senza solidarietà” - Eve Ensler
Quest’anno la parola d’ordine di ONE BILLION RISING è SOLIDARIETÀ: solidarietà CONTRO LO SFRUTTAMENTO delle donne, solidarietà CONTRO IL RAZZISMO E IL SESSISMO ancora presente in tutto il mondo.
Questo lo slogan per l’iniziativa One Billion Rising 2017 che da 5 anni si celebra in almeno 1000 città del mondo per manifestare contro la violenza a donne e bambine: un miliardo di voci e di persone che danzano insieme, un gesto simbolico per rompere il silenzio e per dire ancora una volta no ad ogni forma di violenza, sopruso, maltrattamento e abuso contro il genere femminile. Un modo di essere solidali e dare forza alle troppe donne e bambine che nel mondo, e nel nostro territorio, ancora subiscono le tante forme di violenza, da quella psicologica a quella fisica, matrimoni forzati e mutilazioni genitali, vittime da tratta per sfruttamento sessuale o lavorativo, maltrattamenti e abusi sessuali per arrivare fino al femminicidio.

E la nostra città non può che cogliere quest’invito; la coop. Motus il centro Antiviolenza della Gea, la Casa degli Alloggi Protetti, l’associazione La Strada-Der Weg e i Centri Giovani Bunker e Vispa Teresa, insieme al Comune di Bolzano, invitano la cittadinanza a partecipare ad un flash-mob collettivo che, partendo martedì 14 febbraio alle ore 17.30 da piazza Università, si snoderà lungo le vie del centro cittadino sui passi di danza e sulle note musicali di “Break the chain”, composte da Tena Clark per dire che le donne (e tanti uomini) vogliono un mondo sicuro e libero da ogni oppressione e per fermare gli abusi e il dolore, per rompere le catene dalla violenza contro le donne e le bambine.
In previsione di questo ballo collettivo, vengono proposti 2 laboratori gratuiti, aperti a tutti, per conoscere meglio il fenomeno della violenza e per apprendere la semplice coreografia: un’operatrice della Gea, l’associazione che gestisce il Centro Antiviolenza e la Casa delle Donne di Bolzano, e Sara Rigo della coop. Motus realizzano insieme mercoledì 1 e 8 febbraio dalle ore 18.30 alle 20 presso la sede di Motus in via Orazio 32/b, i due laboratori che, pur affrontando una problematica così drammatica, adotteranno un approccio interattivo e dinamico.
Il Comune e le associazioni coinvolte invitano caldamente gli uomini e le donne della nostra città a partecipare a uno di questi incontri e a trovarci in tanti il 14 febbraio per danzare il rifiuto e la condanna di ogni forma di violenza contro donne e bambine, perché ogni iniziativa su questi temi e ogni atto di ribellione individuale rappresenta un piccolo passo in più verso un mondo futuro libero da ogni forma di violenza di genere!


 




















AUCH IN BOZEN MITEINANDER FÜR ONE BILLION RISING!


Es gibt keine Revolution ohne Solidarität” - Eve Ensler
Dieses Jahr ist SOLIDARITÄT das Kennwort des ONE BILLION RISING: Solidarität GEGEN DIE AUSBEUTUNG der Frauen, Solidarität GEGEN RASSISMUS UND SEXISMUS, die noch weltweit verbreitet sind.
Dies ist der Slogan für die Initiative One Billion Rising 2017, die seit 5 Jahren in mindestens 1000 Städten der Welt zelebriert wird, um gegen die Gewalt an Frauen und Mädchen zu demostrieren. Eine Milliarde von Stimmen und Personen die zusammen tanzen; eine symbolische Geste, um das Schweigen zu brechen und nochmals NEIN zu sagen, gegen jede Form von Gewalt und Missbrauch an das weibliche Geschlecht. Es wird den Frauen und Mädchen, die noch immer viele Formen der Gewalt erleben Kraft gegeben psychologische und körperliche Gewalt, Zwangsehen, Genitalverstümmelungen zu überwinden, sowie den Opfern von sexueller und beruflicher Ausbeutung, Misshandlungen und Vergewaltigungen bis hin zum Frauenmord Hilfe zu leisten.

Auch unsere Stadt ist dabei; die Koop. Motus, die Kontaktstelle gegen Gewalt der Gea, Haus der geschützten Wohnungen, der Verein La Strada-Der Weg und die Jugendzentren Bunker und Vispa Teresa laden, zusammen mit der Gemeinde Bozen, die Bürger zu einem kolekktiven flash-mob ein. Am 14. Februar um 17.30 Uhr geht es zu den Musiknoten und Tanzschritten von “Break the chain” von Tena Clark vom Universitätsplatz, durch die Straßen des Zentrums, um auszusagen, dass die Frauen (und viele Männer) in einer sicheren und von jeder Unterdrückung freien Welt leben wollen, Missbrauch und Schmerz vermeiden wollen und die Fesseln der Gewalt an Frauen und Mädchen zerreißen wollen.
Es werden zudem 2 kostenlose, für alle offene Werkstätten angeboten, um das Phänomen der Gewalt besser kennenzulernen und um eine einfache Choreographie zu erlernen: eine Fachkraft der Gea, der Verein der die Kontaktstelle gegen Gewalt und das Frauenhaus in Bozen leitet und Sara Rigo der Koop. Motus werden am 1. und 8. Februar von 18.30 bis 20.00 Uhr im Sitz von Motus, Horazstr. 32/b die zwei Werkstätten realisieren, die diese Problematik in interaktiver und dynamischer Weise angehen.
Die Gemeinde und die miteinbezogenen Vereine laden die Frauen und Männer unserer Stadt herzlichst zu den zwei Treffen ein und am 14. Februar treffen wir uns hoffentlich zahlreich, um gegen jede Form von Gewalt an Frauen und Mädchen zu tanzen. Jede Initiative zu diesen Themen und jeder individuelle Aufstand bringt uns Schritt für Schritt einer zukünftigen Welt ohne jede Form von geschlechtsspezifischer Gewalt näher!

lunedì 5 settembre 2016

Revoca del Fertility Day


Chiediamo in via d'urgenza al Governo la revoca della "Giornata per l'informazione e formazione sulla fertilità umana" del 22 settembre e il riesame del "Piano Nazionale per la Fertilità"sulla base di un ampia discussione con la societa' civile, per valorizzare alcuni aspetti positivi sul piano sanitario ed eliminare tutti quelli ideologici legati al calo della natalita'.

Le proteste suscitate dalla campagna per la fertilità promossa dal Ministero della Salute e approvata dal Consiglio dei Ministri in data 28 luglio scorso hanno coinvolto associazioni, comitati, media, reti informali della società civile evidenziando vizi di metodo e merito. Un tema fondamentale e delicato come quello della salute riproduttiva è trattato in modo inadeguato, allarmistico, offensivo della dignità della persona. L'infertilita' e' posta erroneamente come causa fondamentale della denatalità nel Paese, senza tener conto di altri preponderanti fattori socio - economici. L'approccio ideologico adottato impronta il piano in senso discriminatorio e non coerente con gli obiettivi dello Sviluppo Sostenibile proclamati dall'ONU che mirano a garantire non solo i diritti riproduttivi ma anche quelli sessuali e l'accesso pieno alla contraccezione e non pone al centro altri aspetti fondamentali come l'applicazione della legge 194, la rete dei consultori, l'accesso alla contraccezione e alla procreazione medicalmente assistita.
Il Piano Nazionale sulla fertilità, pur contenendo aspetti positivi sull'infertilita' da valorizzare, non contiene linee guida per un efficace potenziamento dei servizi socio-sanitari a tutela dei diritti sessuali e riproduttivi. Svela inoltre una concezione del ruolo delle donne da cui traspare l'ideale materno come subordinato al benessere sociale e non come progetto di libertà personale e di amore. I diritti sessuali e riproduttivi e l'autodeterminazione sono principi fondamentali della persona, garantiti dal diritto internazionale e costituzionale. Per rispettare questi diritti occorrono politiche efficaci che rimuovano gli ostacoli al suo esercizio, non discorsi ideologici sui doveri riproduttivi delle donne. Per queste ragioni chiediamo al Governo di cogliere l'occasione per un confronto con le associazioni e la società civile volto a rivedere il Piano nazionale per la fertilità, adeguandolo in modo corretto, imparziale e non discriminatorio, ai vari aspetti d'interesse generale su salute sessuale e riproduttiva nonché alle necessarie politiche a sostegno della genitorialita'.
Se non ora quando?
Chiara Saraceno
Linda Laura Sabbadini
Daniela Del Boca
Antonella Anselmo
Laura Onofri
Cristina Obber
Rosanna Oliva
Tullia Todros  - Dipartimento di Discipline Ginecologiche e Ostetriche dell'Università di Torino
Loredana Taddei
Pia Locatelli
Noi Rete Donne
D.i.Re, Donne in Rete contro la violenza 
Ass. Nazionale Telefono Rosa – Presidente Gabriella Carnieri Moscatelli
Ass.Nazionale Atlete Assist – Presidente Luisa Rizzitelli
Pari o Dispare
Comitato Lidia Poet
Aspettare Stanca
Donne in quota
Francesca Chiavacci - Presidente ARCI nazionale
Associazione Telefono Rosa Piemonte di Torino
Donatella Martini
Daniela Colombo
Enrica Guglielmotti
Stefanella Campana
Daniela Depietri
Luisella Zanin
Cinzia Ballesio