lunedì 5 settembre 2016

Revoca del Fertility Day


Chiediamo in via d'urgenza al Governo la revoca della "Giornata per l'informazione e formazione sulla fertilità umana" del 22 settembre e il riesame del "Piano Nazionale per la Fertilità"sulla base di un ampia discussione con la societa' civile, per valorizzare alcuni aspetti positivi sul piano sanitario ed eliminare tutti quelli ideologici legati al calo della natalita'.

Le proteste suscitate dalla campagna per la fertilità promossa dal Ministero della Salute e approvata dal Consiglio dei Ministri in data 28 luglio scorso hanno coinvolto associazioni, comitati, media, reti informali della società civile evidenziando vizi di metodo e merito. Un tema fondamentale e delicato come quello della salute riproduttiva è trattato in modo inadeguato, allarmistico, offensivo della dignità della persona. L'infertilita' e' posta erroneamente come causa fondamentale della denatalità nel Paese, senza tener conto di altri preponderanti fattori socio - economici. L'approccio ideologico adottato impronta il piano in senso discriminatorio e non coerente con gli obiettivi dello Sviluppo Sostenibile proclamati dall'ONU che mirano a garantire non solo i diritti riproduttivi ma anche quelli sessuali e l'accesso pieno alla contraccezione e non pone al centro altri aspetti fondamentali come l'applicazione della legge 194, la rete dei consultori, l'accesso alla contraccezione e alla procreazione medicalmente assistita.
Il Piano Nazionale sulla fertilità, pur contenendo aspetti positivi sull'infertilita' da valorizzare, non contiene linee guida per un efficace potenziamento dei servizi socio-sanitari a tutela dei diritti sessuali e riproduttivi. Svela inoltre una concezione del ruolo delle donne da cui traspare l'ideale materno come subordinato al benessere sociale e non come progetto di libertà personale e di amore. I diritti sessuali e riproduttivi e l'autodeterminazione sono principi fondamentali della persona, garantiti dal diritto internazionale e costituzionale. Per rispettare questi diritti occorrono politiche efficaci che rimuovano gli ostacoli al suo esercizio, non discorsi ideologici sui doveri riproduttivi delle donne. Per queste ragioni chiediamo al Governo di cogliere l'occasione per un confronto con le associazioni e la società civile volto a rivedere il Piano nazionale per la fertilità, adeguandolo in modo corretto, imparziale e non discriminatorio, ai vari aspetti d'interesse generale su salute sessuale e riproduttiva nonché alle necessarie politiche a sostegno della genitorialita'.
Se non ora quando?
Chiara Saraceno
Linda Laura Sabbadini
Daniela Del Boca
Antonella Anselmo
Laura Onofri
Cristina Obber
Rosanna Oliva
Tullia Todros  - Dipartimento di Discipline Ginecologiche e Ostetriche dell'Università di Torino
Loredana Taddei
Pia Locatelli
Noi Rete Donne
D.i.Re, Donne in Rete contro la violenza 
Ass. Nazionale Telefono Rosa – Presidente Gabriella Carnieri Moscatelli
Ass.Nazionale Atlete Assist – Presidente Luisa Rizzitelli
Pari o Dispare
Comitato Lidia Poet
Aspettare Stanca
Donne in quota
Francesca Chiavacci - Presidente ARCI nazionale
Associazione Telefono Rosa Piemonte di Torino
Donatella Martini
Daniela Colombo
Enrica Guglielmotti
Stefanella Campana
Daniela Depietri
Luisella Zanin
Cinzia Ballesio

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