giovedì 8 agosto 2013
Giro di vite contro il femminicidio, Letta: un segnale forte
Arresto obbligatorio in flagranza per delitti di maltrattamento familiare e stalking: è uno dei punti importanti del decreto sul femminicidio, illustrati dal ministro dell'Interno Angelino Alfano. Cancellieri: querela irrevocabile per violenze
Roma, 08 Agosto 2013
Un aumento della pena di un terzo sia in caso di femminicidio sia per stalking, l'arresto obbligatorio in flagranza e un permesso di soggiorno per motivi umanitari se la vittima è un immigrato. E ancora: inasprimento delle pene se i maltrattamenti in famiglia sono in presenza di un minorenne o ai danni di donne incinte; una 'corsia
preferenziale' nei Tribunali e un gratuito pratrocinio per le vittime. Sono alcune delle novita' del decreto contro il femminicidio approvato oggi dal Consiglio dei ministri.
Tre gli obiettivi: prevenire la violenza, proteggere le vittime e punire i colpevoli. E' Angelino Alfano a delineare a grandi linee le norme previste dal decreto. Il reato di stalking non era "fine a se stesso" ma il "presupposto per un reato più grande. Crediamo di aver realizzato oggi un ottimo risultato", ha commentato il ministro dell'Interno.
"E' stata aumentata la pena di un terzo se alla violenza assiste un minore di 18 anni, se la vittima è in gravidanza e quella in cui la violenza venga fatta dal coniuge anche se separato o divorziato o sia il compagno anche se non convivente. La stessa aggravante è prevista anche per lo stalking". Altra novità importante è che "una volta che è stata fatta la querela, quella querela è irrevocabile". Si sottrae quindi "la vittima al rischio di una nuova intimidazione tendente a farle ritirare la querela".
Lo Stato si schiera 'senza se e senza ma' a favore delle vittime di violenza domestica. "Una lotta senza quartiere", come l'ha definita il premier Enrico Letta che si è detto
"orgoglioso" degli interventi decisi dal governo per "dare un chiarissimo segnale di contrasto" al triste fenomeno del femminicidio. Tra le altre novità previste, continua Alfano: "Viene data alle Forze di Polizia la possibilità di buttare fuori da casa con urgenza il coniuge molesto che genera violenza" con "un'azione preventiva chiesta dal magistrato e disposta dal questore".
Se c'è quindi "il rischio che da quelle minacce, da quei atti molesti possa derivare un pericolo di vita o di integrità fisica, si può intervenire subito con un'azione preventiva. Viene impedito a chi opera violenza nei luoghi domestici anche di avvicinarsi alla casa o ai luoghi di residenza". Importante la norma che prevede l'arresto obbligatorio in flagranza per i delitti di maltrattamento contro familiari per lo stalking come la 'corsia preferenziale' nei Tribunali e "il gratuito patrocinio per la vittima, a prescindere dal suo reddito".
In ultimo, ma non meno importante la concessione di "un permesso di soggiorno per motivi umanitari" ai cittadini stranieri in Italia, vittime di violenze domestiche, cosi' come avviene per le vittime di tratta.
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