martedì 21 ottobre 2014

Per il " Tree is Life " il premio Green Innovation Award dato alle DONNE KENJOTE grazie alla COOPERAZIONE ITALIANA

Onu premia cooperazione italiana per allevamento pulcini







Fabio Pipinato, che si occupa di cooperazione internazionale e ha lavorato in svariate parti del globo nelle Ong ha avviato con un’associazione trentina, un progetto di empowerment femminile con le donne Kenjote, ricevendo un premio prestigioso come il Green Innovation Award e risultando tra quelli selezionati dalle Nazioni Unite tra i migliori progetti per l’Agenzia delle Donne.





Grazie ad un sistema casalingo per allevare i pulcini, la cooperazione internazionale italiana ha vinto in Kenia il Green Innovation Award, premio per l'innovazione verde ideato dall'Onu. Il riconoscimento è andato al progetto di riforestazione 'Tree is Life - albero è vita', avviato da Ipsia del Trentino e dalla Fondazione Fontana e sostenuto dalla cooperazione trentina. Il progetto ha avuto come testimonial la biologa Wangari Maathai, prima ancora che diventasse commissaria dell'Unione Africana e Premio Nobel per la Pace.

Per far schiudere le uova e far nascere i pulcini, i cooperatori trentini hanno sostituito le incubatrici a lampada con una semplice stufa-forno all'interno di una capanna. Appena nati, i pulcini passano in un recinto interno alla casa, a temperatura ambiente e con acqua e mangime, dove trascorrono le prime settimane di vita per poi passare ad un recinto esterno.

Qui i piccoli polli, al secondo mese di età, possono tentare lo sbalzo di temperatura e di umidità e uscire di casa.

Si tratta - sottolinea Ipsia del Trentino - di un sistema piuttosto artigianale privo di hi-tech, poco costoso e quindi accessibile ai più poveri delle campagne poste ai piedi del Monte Kenya. La cosa importante è che permette di avere un terzo di polli in più da mettere in pentola, stavolta sopra la stufa.

Il progetto verrà esposto in una mostra internazionale che avrà luogo nei prossimi giorni presso la sede delle Nazioni Unite a Nairobi. 



 I nostri lettori lo conoscono e lo sostengono da tempo. Trattasi del progetto  (Albero è vita) che molti conoscono grazie alla campagna “1 fan 1 albero” che ha fatto esplodere gli amici su facebook di Unimondo e, nel contempo, rinverdire il Kenya.
Il progetto di riforestazione Tree is Life, sostenuto dal Trentino, ha vinto il Green Innovation Award(premio per l'innovazione verde).
E' stata la “first lady” del Kenya Sua Eccellenza Ms. Margaret Kenyatta a consegnare l'assegno nelle mani del direttore di Tree is Life Thomas Gichuru, abituato a stare più ai margini della foresta a piantar alberi che sotto i  riflettori di una serata di gran gala  nella luciccante Nairobi.
La redazione di Unimondo si congratula con lo staff che opera a Nyahururu in Kenya per l'ennesimo successo. Trattasi di un gruppo di forestali kenyoti molto competente che ha già vinto, nel 2005, il “Total eco challenge” come miglior progetto di riforestazione dell'Africa dell'Est; primo tra migliaia di partecipanti.
Ma questo nuovo premio, il Green Innovation Award, si differenzia dal Total in quanto è dato da una rete di donatori istituzionali tra i quali l'Unione Africana, l'Ambasciata svedese, il governo del Kenya, il WWF, l'Università di Nairobi e molti altri.
Tree is Life ha avuto come testimonial la biologa Wangari Maathai prim'ancora diventasse commissaria dell'Unione Africana e Premio Nobel per la Pace. Una persona d'eccezione ed ottima insegnante. Quand'era viceministro all'ambiente diffuse in Kenya la “festa dell'albero”.
Tree si Life lavora con la gente più semplice che cura, giorno dopo giorno, più di 80 vivai di piccoli alberelli. Trattasi di altrettante comunità che si animano e si turnano per l'espianto, l'innaffiare, il trasporto al mercato di circa mezzo milione di alberelli l'anno. Dal 2002 fatto un po' i conti voi. Una volta piantati, possono contribuire a costituire la cintura verde (Green Belt) utile a fermare il deserto che avanza inesorabilmente da nord. E' possibile raggiungere i vivai dispersi in un territorio collinare grande come il Trentino con due sole strade asfaltate e con una moto di grossa cilindrata donata ad Ipsia dalla Fondazione San Zeno di Verona. Ad onor del vero lo staff ha anche un'auto ma sembra quella dei Flintstones dati i buchi che ha nel pavimento.
Il motivo del premio è un'innovazione semplice come l'uovo di colombo. In molte famiglie di queste comunità di contadini sono stati allestiti dei forni in terra cotta con all'interno delle pietre refrattarie per il risparmio energetico. Esse permettono di utilizzare solo un terzo della legna delle normali cucine.
I forni hanno una cavità, tipica delle nostre stufe a olle, a livello terreno ove vengono deposte le uova dei pulcini. Qui si schiudono ed i piccoli pulcini possono trovare del mangime in un ambiente estremamente pulito, caldo e secco. La cavità comunica con un piccolo recinto protetto ove la temperatura è ambiente. Qui i pulcini possono crescere indisturbati ed al sicuro. Questo recinto interno alla casa è collegato, tramite una fessura sulla parete in legno, ad un recinto protetto esterno ove i pulcini, già più grandi, possono tentare lo sbalzo di temperatura e di umidità.
Il raccordo tra queste 3 unità: sottoforno, recinto interno e recinto esterno costituiscono l'innovazione che ha permesso allo staff di Tree is Life di vincere il Green Innovation Award. Trattasi di una modalità molto semplice di allevare i pulcini ma, nel contempo, molto efficace.
Il giorno seguente la consegna del premio lo staff di Tree is Life ha ricevuto una comunicazione direttamente dalla sede delle Nazioni Unite ed in specifico dall'Agenzia per le donne: Unwomens. Il progetto è stato selezionato da un team di 20 esperti in un ventaglio di partecipanti provenienti da 17 paesi diversi per l'empowerment delle donne.  Il progetto verrà esposto in un expò internazionale che avrà luogo nei prossimi giorni presso le Nazioni Unite di Nairobi dal 12 al 18 ottobre 2014. Verrà redatto un libro fotografico con tutte le migliori pratiche per l'empowerment delle donne.
A riguardo la Fondazione Fontana, assieme ad Ipsia ed altre organizzazioni in Trentino e nei sud del mondo ha redatto la “Carta di Trento per una migliore cooperazione internazionale” e che affronta, anno dopo anno, gli 8 obiettivi del millennio. Nell'anno in corso tratta proprio l'obiettivo dell'empowerment delle donne. Il presente progetto premiato con il Green Innovation Award ha raggiunto, nel piccolo, diversi obiettivi del millennio come l'ottavo a favore del networking (fare sistema), il settimo a tutela dell'ambiente, il terzo per la parità uomo/donna ma soprattutto il primo per dimezzare la fame. Di questi tempi...

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