sabato 18 ottobre 2014

Ci ha lasciato MARIELLA GRAMAGLIA


MARIELLA GRAMAGLIA


Mariella, la voce dolce del femminismo di FRANCESCA CAFERRI
Attorno a sé aveva una luce, sempre. Ascoltava e prendeva appunti, come la brava giornalista che era. Quando poi toccava a lei parlare era sempre precisa  chiara, illuminante, piena di ispirazione. I discorsi vuoti e saccenti non erano i suoi, come non era suo il guardare alle più giovani con supponenza o con condiscendenza. Eppure avrebbe potuto: era stata giornalista, assessore, deputata. Era una femminista della prima ora, di quelle vere. 

Per quelle come me che per anni avevano sentito parlare del femminismo come di un movimento pieno di rabbia e di livore, Mariella Gramaglia era la prova vivente che le cose non erano come ce le avevano raccontate negli anni '80, che essere femminista e riflessiva, femminista e accogliente, femminista e gentile, era possibile. Senza nulla togliere alla capacità di analizzare la realtà e proporre soluzioni nuove. Di quel gruppo senza regole e pieno di egocentrismi che era "Se Non Ora Quando" nel 2011 era una delle voci più rispettate, una delle persone più amate. Quando quell'esperienza finì, uccisa dalle rivalità e da chi aveva voluto sfruttare il lavoro delle altre per i suoi fini personali, Mariella accolse la delusione di chi in quella avventura aveva messo anima e corpo senza doppi fini. "Il femminismo è un fiume carsico - mi disse un giorno - Emerge e poi si nasconde, ma non muore mai. La cosa bella di questa avventura è che tante giovani abbiano scoperto il femminismo: il nome, l'etichetta  non conta nulla". 

Non portava rancore lei, non aveva rabbia, parlava (e scriveva) con quel tocco di leggerezza che solo le persone che non hanno bisogno di mettersi in mostra per dimostrare quanto valgono, hanno. Guardava al futuro con ottimismo, sempre. Anche quando il male era tornato a farsi vivo lo aveva combattuto con coraggio, parlando dei figli e dei progetti, offrendo a chi passava a trovarla nella sua casa piena di libri tempo, consigli, amicizia, sorrisi. Mariella era una combattente vera: per la gente comune, per le donne, per i suoi ideali, per la sua famiglia, per i suoi amici. Mercoledi, quando è morta, l'Italia ha perso una cittadina speciale, le donne un'amica per la vita.

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